Descrizione
Il palazzo Comunale è sede del municipio della città di Jesi, nelle Marche.
Sorge nel punto più alto del centro storico, al posto della Rocca Pontelliana, abbattuta già nel 1527, a cavallo dell'Arco del Magistrato. Si affaccia su due piazze, il fronte principale dà su Piazza dell'Indipendenza, quello posteriore su Piazza della Repubblica.
Nel 1585 la Magistratura cittadina fu costretta ad abbandonare il palazzo della Signoria per lasciar posto al nuovo governatore pontificio. L'odierno palazzo del municipio venne eretto alla fine del XVI secolo sulla smantellata Rocca Pontelliana, a ridosso dell'Arco del Magistrato, l'antica porta Romana o porta Palazzo dalla presenza della dimora cittadina di Francesco Sforza.
L'architetto urbinate Lattanzio Ventura venne incaricato del progetto. Prevedeva due fronti: uno principale su piazza dell'Indipendenza, aperto in basso da un portico atto a inglobare l'Arco del Magistrato e a dare una continuità stilistica con l'adiacente Palazzo Ricci e l'altro posteriore, eretto sulle mura oggi guarda piazza della repubblica.
Nel 1773 si intrapresero grandi lavori di ristrutturazione per sopperire a quei problemi di stabilità che erano nei secoli sopraggiunti. L'architetto Mattia Capponi ridisegnò le facciate in stile tardo barocco, chiuse il portico di quella principale creandovi l'atrio attuale, e rifece gli interni.
La sala del Consiglio, al primo piano, venne decorata con affreschi prospettici, entro cornicioni in stucco, realizzati nel XVIII secolo da Lorenzo Daretti. Nella sala della Giunta era il grande ritratto di Gaspare Spontini, realizzato nel 1825 dal pittore francese Louis Hersent e oggi conservato nella Pinacoteca civica. Piccolo gioiello neoclassico è la sala del Sindaco. Ricavata sopra l'Arco del Magistrato, è chiusa sul fondo da un'abside semicircolare. Presenta la volta a botte affrescata in trompe l'oeil con cassettoni dipinti a lacunari e rosoni; e il catino absidale con losanghe che racchiudono figure femminili in abiti classici. Al centro della volta è raffigurato il Sacrificio di Virginia, alla sommità del catino è l'Incoronazione della Giustizia da parte della Felicità. Tutte le opere pittoriche vennero realizzate alla fine del XVIII secolo da Felice Giani e dal decoratore mantovano Gaetano Bartolani.
Modalità d'accesso
Accesso tramite gradini e una rampa per i disabili. La struttura disponne di ascensore.
Indirizzo
Orario per il pubblico
Martedì : 08:00-14:00
Mercoledì : 08:00-14:00
Giovedì : 08:00-14:00
Venerdì : 08:00-14:00
Sabato : Chiuso
Domenica : Chiuso
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2025, 10:55